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Un cantautore ha responsabilità sociali?

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Indigowitch
view post Posted on 2/12/2011, 19:54




Forse il titolo non spiega bene il tipo di discussione che vorrei condividere con voi, ma volevo invitarvi a visualizzare questo filmato in cui John Lennon (che non ha bisogno di presentazioni) parla con un giovane hippie che da due giorni vagava nel giardino della tenuta del cantante, probabilmente stordito dagli acidi, e convinto che le canzoni di Lennon combaciassero con fatti della sua vita, o comunque contenessero messaggi che il ragazzo riteneva importanti per comprendere la sua esistenza.
Lennon, a dispetto dell'aura tutta 'peace and love' che lo circondava in quegli anni , si rapporta in modo molto arido e prosaico con il giovane, spiegandogli che le canzoni non possono essere il fulcro della vita di una persona, che lui aveva scritto molti suoi testi accostando parole a caso, solo perché 'suonavano bene', che non c'era alcun messaggio particolare o nascosto, e infine che le sue canzoni non erano mai pensate come riferite agli altri, ma riguardavano unicamente lui e solo lui, o al massimo Yoko.
Poi invita il ragazzo a mangiare qualcosa, e lì finisce il filmato.
Devo confessare che all'inizio sono rimasta un po' delusa dall'atteggiamento di Lennon, e non tanto per la prosaicità del suo discorso ( a un certo punto dice che i suoi pensieri più profondi sono "ho cagato bene stamattina", "ti amo Yoko", stop.), quanto per il nervosismo che trapela dal suo atteggiamento, come se temesse un comportamento morboso del ragazzo e avesse fretta di liquidarlo, anche a costo di rinnegare la sua poetica, il suo modo di concepire la musica.
Non è un gesto splendido da parte di un artista che ha segnato generazioni con il suo messaggio laico di pace e uguaglianza.
Lo giustifico comunque, perché la sovraesposizione mediatica rende la vita impossibile a un artista, e poi perché la fine di Lennon è stata proprio per mano di un fanatico, ma...non so. Mi è rimasto un po' di amaro in bocca.
E voi? Come la vedete?



 
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view post Posted on 2/12/2011, 23:12
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Ascoltando solo le sue canzoni, mi verrebbe da essere d'accordo... poi guardo la piccola casetta del filmato, penso all'albergo dove viveva quando era a New York e penso che, come tutti quelli che riescono a guadagnarsi soldi e fama, che sia con fatica che facilmente, dividerli poi con gli altri diventa difficile.

Possono fare beneficenza, dare soldi a chi ne ha bisogno... ma non condividere quello che hanno, in maniera completa e paradossalemente semplice, con il primo che passa. Anzi, che Lennon non abbia fatto finta di farlo, davanti alle telecamenre, solo per mantenersi fedele ai testi delle sue canzoni, per me è un punto a suo favore.
 
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Indigowitch
view post Posted on 3/12/2011, 10:49




Sì, comprendo e in parte condivido ciò che scrivi, ma il punto che volevo sottolineare era, in effetti, un altro: quel ragazzo non era lì per mendicare un pranzo o per soldi, cercava il senso della sua esistenza, per quanto assurdo possa sembrare.
Che Lennon lo abbia riportato sulla terraferma, con le sue parole, o almeno ci abbia provato, è positivo (dubito che una star di oggi lo farebbe): un pezzo, per quanto geniale possa essere, non può diventare una sorta di Bibbia.
Però mi ha un po' deluso il fatto che abbia rinnegato la sua poetica.
Di fatto Lennon scriveva di sé e della sua vita, ma il suo intento era anche quello di lanciare messaggi sociali, come evidente in pezzi come "Mind games", "Imagine", "God" e molti altri.
Perciò è falso quello che voleva dare a intendere a quel ragazzo: non scriveva solo per sé.
In effetti il titolo della discussione avrebbe dovuto essere "Può un cantautore scrivere solo per sé?". ..:)
Io penso che la risposta alla domanda sia: "No".
 
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view post Posted on 3/12/2011, 14:00
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Parto dal presupposto che nessuno scrive mai per se stesso... lo si fa sempre per avere un pubblico, che sia un amico o un vero pubblico.
Ammetto poi di essere molto cinica... ma credo che non sempre il pensiero "alto" espresso in parole, che siano canzoni o libri, sia sinonimo di vere intenzioni.
Può esserlo all'inizio, ma poi rischia di svilirsi, quando si trova la via giusta.

Ci sono sicuramente esempi di autori fedeli alle loro idee e pensieri... ma non riesco a non pensare che (molti?) lo facciano solo per fama e ricchezza.

 
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Indigowitch
view post Posted on 3/12/2011, 14:29




CITAZIONE (taksya @ 3/12/2011, 14:00) 
Parto dal presupposto che nessuno scrive mai per se stesso... lo si fa sempre per avere un pubblico, che sia un amico o un vero pubblico.
Ammetto poi di essere molto cinica... ma credo che non sempre il pensiero "alto" espresso in parole, che siano canzoni o libri, sia sinonimo di vere intenzioni.
Può esserlo all'inizio, ma poi rischia di svilirsi, quando si trova la via giusta.

Ci sono sicuramente esempi di autori fedeli alle loro idee e pensieri... ma non riesco a non pensare che (molti?) lo facciano solo per fama e ricchezza.

Sono d'accordo, e aggiungerei un paio di riflessioni:

-Secondo me, però, perfino il più 'commerciale' degli autori/cantautori, concepisce la sua opera come destinata a un pubblico.
La differenza forse sta nel fatto che un cantautore che si meriti tale definizione, magari butta giù un pezzo per sé stesso, ma poi lo condivide con gli altri nel momento stesso in cui si esibisce e lo interpreta; perciò, se anche la sua intenzione non era quella di scrivere per gli altri, nel momento in cui il brano musicale viene interpretato e diffuso, viene assorbito e condiviso dalla gente che lo ascolta, che lo rapporta alla propria vita e alle proprie esperienze.
Chi invece scrive brani o libri per soldi (o ha iniziato a farlo per esigenze materiali), scrive sempre e comunque per un pubblico, in quanto plasma il suo prodotto pseudo-artistico perché sia gradevole, e quindi fruibile da una consistente quantità di persone.
Gli altri sono visti come 'fruitori' e non come potenziali 'condivisori'.


-Nel momento in cui un cantautore si presenta come 'socialmente impegnato' non può lanciare il sasso e nascondere la mano: deve assumersi la responsabilità di quello che comunica, specie se sa di avere una nutrita platea di gente che lo segue.
E' troppo facile nascondersi dietro un dito e dire: "Sono solo un tizio che scrive canzoni, penso a cose semplici e banali quando creo un testo, spesso metto insieme le parole perché mi suonano bene e non per lanciare profondi messaggi simbolici".


Oops, mi sono dilungata :2a947x2.gif: , è che mi entusiasmano le discussioni! :arghjk7.gif:
 
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AnninaV
view post Posted on 3/12/2011, 21:08




"Sono solo canzonette" dice Edoardo Bennato, riassumendo tutto quello che ognuno di noi pensa. Ragazze è vero che John è un grande musicista e che le sue canzoni hanno segnato un'epoca, ma il mondo della musica è guidato da una sola cosa:il mercato. Se le tue canzoni non sono commerciali nessuno te le produce e le fa conoscere, quindi sfatiamo un po' di miti.John ha inciso i suoi capolavori "messaggi" solo quando era "arrivato" e comunque è stato molto onesto ha voluto chiarire che non bisogna confondere l'uomo con l'artista. Prendiamo Rimbaud leggendo le sue poesie ci si immagina un etereo poeta(l'artista) studiando la sua vita si vede che è stato capace di cose non proprio poetiche, come vendere armi(l'uomo).
 
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view post Posted on 3/12/2011, 21:54
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Io la vedo un po' diversa.
Finché sei idealista, primi che arrivi il successo, probabilmente creidi veramente in quello che scrivi... poi arriva il successo e ci si piega, volontariamente o meno, davanti ad esso.
Senza contare che, non solo nel mondo della musica, è faticoso e difficile mantenere le proprie convinzioni quando sfidati a farlo.
 
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AnninaV
view post Posted on 4/12/2011, 09:55




CITAZIONE (taksya @ 3/12/2011, 21:54) 
Io la vedo un po' diversa.
Finché sei idealista, primi che arrivi il successo, probabilmente creidi veramente in quello che scrivi... poi arriva il successo e ci si piega, volontariamente o meno, davanti ad esso.
Senza contare che, non solo nel mondo della musica, è faticoso e difficile mantenere le proprie convinzioni quando sfidati a farlo.

Purtroppo mia cara se vuoi che arrivi il successo devi rinunciare almeno un po' alle tue convinzioni e non lo dico per sentito dire. :didi.gif:
 
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view post Posted on 4/12/2011, 13:44
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Io lo so, ma molti pensano sia facile mantere le proprie posizioni (giuste o sbagliate che siano) anche davanti alla voglia di sfondare.
Sono altrettanto certa che molti idealisti, o chi parte con la convinzione di stare producendo "il grande romanzo americano" (o il suo equivalente per prodotto, paese o aspirazione), non sempre sono pronti ad ammettere che avevano torto o che non erano poi così convinti.
 
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view post Posted on 5/12/2011, 08:53
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premetto che sono a lavoro e non posso vedere questo video... ma... come mai il tutto è stato filmato?

Poi magari era strafatto pure Lennon... chi lo sa. :2kfrio.gif:
 
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Indigowitch
view post Posted on 5/12/2011, 19:05




CITAZIONE (AISHA* @ 5/12/2011, 08:53) 
premetto che sono a lavoro e non posso vedere questo video... ma... come mai il tutto è stato filmato?

Poi magari era strafatto pure Lennon... chi lo sa. :2kfrio.gif:

Perché a quanto pare il ragazzo vagava già da due giorni, in stato confusionale, nel giardino della tenuta di Lennon...avrà attirato l'attenzione. ;)

CITAZIONE (AnninaV @ 3/12/2011, 21:08) 
"Sono solo canzonette" dice Edoardo Bennato, riassumendo tutto quello che ognuno di noi pensa. Ragazze è vero che John è un grande musicista e che le sue canzoni hanno segnato un'epoca, ma il mondo della musica è guidato da una sola cosa:il mercato. Se le tue canzoni non sono commerciali nessuno te le produce e le fa conoscere, quindi sfatiamo un po' di miti.John ha inciso i suoi capolavori "messaggi" solo quando era "arrivato" e comunque è stato molto onesto ha voluto chiarire che non bisogna confondere l'uomo con l'artista. Prendiamo Rimbaud leggendo le sue poesie ci si immagina un etereo poeta(l'artista) studiando la sua vita si vede che è stato capace di cose non proprio poetiche, come vendere armi(l'uomo).

Sì, è vero, mettere un artista sul piedistallo non è realistico, e chi vende molto in qualche modo ha strizzato l'occhio al mercato.
Non farei di tutta l'erba un fascio, però, perché ci sono musicisti validissimi in Italia che vivono in qualche modo della loro musica, senza farsi condizionare dall'etica di mercato. Magari non sono conosciutissimi ai più, ma hanno i loro fan 'di nicchia' e proseguono la loro carriera con dignità. Non mi riferisco tanto a gruppi che dall'alternativo sono partiti e che poi hanno conquistato una fetta di pubblico più ampia, ma a quei cantanti che fanno musica forse 'difficile' ma ci credono.
Basti citare John de Leo, Paolo Benvegnù, Patrizia Laquidara, Cristina Donà...
 
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AnninaV
view post Posted on 5/12/2011, 21:59




Non faccio di tutta l'erba un fascio, parlavo di quelli che arrivano al "Successo" con la S maiuscola, DEVONO accontentare il mercato perchè altrimenti non trovano NESSUNO che li fa incidere. Non a caso gli artisti che hai citato , come tu stessa dici, hanno un pubblico "di nicchia".
 
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11 replies since 2/12/2011, 19:54   115 views
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