Sempre un capolavoro. Lo lessi anni fa dopo aver adorato i tre moschettieri e mi ci immersi con entusiasmo, ma la sua mole, unita al tempo che mi mancava e che usavo per leggere altro, mi ha sempre frenata, finchè finita la scorta della biblioteca, non ho rivolto l'attenzione ai volumi di casa e eccolo là, ammaliante e da leggere, stavolta.
Convengo che la prima parte del carnevale romano possa risultare tediosa, ma è tutto parte dell'ispirazione orginaria di Dumas e alla fine tutto si collega a meraviglia. è sconvolgente il modo in cui ogni trama è tesa alla vendetta, finchè i fili non si tirano da sè e si capisce come, tra mite travestimenti e sotterfugi, come Montecristo abia agito; e facendo ciò in modo tale che quando lui
si pente e decide di fermare la sua sete di vendetta
il diabolico meccanismo è già pronto a scattare.
Di questo romanzo è affascinante il tema di Dio associato alla vendetta, al convincimento di Montecristo di voler vendicare Dantes, per poi accorgersi che un Dio sa dove fermarsi per non fare del male spropositato, mentre lui
uccidendo suo malgrado il figlio di Villefort e quasi coinvolgendo nella "razza maledetta" come lui dice alterato ad un folle di amore e disperazione Maximilien
confessa con dolore alla sorella di Maximilien che lo ritiene un santo bene fattore d'essere un uomo , con le sue colpe.
Stupenda è la parte in cui, cercandosi, torna al Castello d'If e qui capisce che non c'è più nulla
,
facendoci così capire che Montecristo era uno spirito della vendetta, un personaggio-fantasma, non umano, non più Dantes, ma una recita, esattamente come Lord Whilmore o l'abate Busoni
. E così ci si domanda: spariti gli spettri di quello che impersonava ma non era, chi resta?
Resta un uomo nuovo, capace di amare, ancora senza nome che s'allontana verso un ignoto futuro, in pace con se stesso, con gli uomini e con Dio.
Dumas ci mise 18 mesi intensissimi a scriverlo e tanto ci si era affezionato che pensava di fare un seguito, poi la sua vita letteraria ndò oltre e la sua penna si interessò ad altre trame.
io ho appena finito di rileggerlo e,a parte quotare la mia recensione, non so che altro dire.
mi emoziono sempre a leggere le recensioni sul conte