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| | È il 1923 quando Hugo Boss, fonda a Metzingen, cittadina a sud di Stoccarda una azienda tessile a cui diede il suo nome; ma l'azienda non decolla, anche a causa della congiuntura economica della Germania degli anni venti, e nel 1930 si vide costretto a dichiarare bancarotta; Hugo Boss non si demoralizzò e, grazie anche all'aiuto del partito nazista a cui aveva da poco aderito, rifondò la compagnia; con l'ascesa di Adolf Hitler e del partito, anche la compagnia iniziò a crescere, diventando nel 1933 il fornitore ufficiale delle divise del partito nazionalsocialista tedesco.
Nel 1945, con la sconfitta della Germania nella II guerra mondiale, Hugo Boss, accusato di aver sostenuto la causa nazista, fu condannato a pagare una multa e gli venne tolto il diritto al voto; tre anni più tardi morì. La compagnia, ora che le richieste di divise militari andava scemando, cominciò nel 1953 la produzione di vestiti per uomo, settore in cui divenne leader nazionale e uno dei marchi più prestigiosi in ambito internazionale, grazie anche all'alta qualità degli abiti. Nel 1985 l'azienda entrò in borsa, e le quote di maggioranza vennero acquisite dal Gruppo Marzotto (oggi Valentino Fashion Group); due anni dopo nasce la linea Orange. Nel 1993 l'azienda espanse la gamma di produzione, creando la prima fragranza, la "Hugo", da cui nascerà la linea omonima. Negli anni 2000 la maison continua a crescere e per il marchio sfilano le supermodelle più importanti e pagate al mondo come Julia Stegner, uno dei suoi volti più celebri. Il 2002 è l'anno di nascita della linea Baldessarini, dal nome dello stilista della casa Hugo Boss Werner Baldessarini.
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| | CITAZIONE (kusta @ 31/5/2012, 11:53) la mia stessa reazione
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| | Avevo sempre apprezzato lo stile dei vestiti di Hugo Boss…sono contenta di non aver mai comprato il tailleur che mi piaceva. Non vorrei aver mai dato i soldi ad una azienda costruita su queste basi
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| | CITAZIONE (SaraBloom @ 31/5/2012, 12:11) Avevo sempre apprezzato lo stile dei vestiti di Hugo Boss…sono contenta di non aver mai comprato il tailleur che mi piaceva. Non vorrei aver mai dato i soldi ad una azienda costruita su queste basi io ho solo il profumo ma pure il signor FORD Dava 50.000$ ad ogni compleanno di Hitler
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| | CITAZIONE (AISHA* @ 31/5/2012, 12:17) ma pure il signor FORD Dava 50.000$ ad ogni compleanno di Hitler Quello delle auto??
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| | CITAZIONE (SaraBloom @ 31/5/2012, 12:11) Non vorrei aver mai dato i soldi ad una azienda costruita su queste basi Il punto è che gran parte dei "grandi nomi" hanno le stesse basi, difficile dire chi/cosa sia peggio. Nike e Adidas sono famose per lo sfruttamento dei minori. Praticamente tutti i grandi marchi hanno decentrato la produzione in aree come la Cina, l'India ed il Taiwan per i minori costi in quanto zone con pochissima tutela per i lavoratori. E chissà quanti abiti firmati ha ricevuto in regalo Mr. B. che solo ad indossarli "faceva pubblicità". Oggi è un punto d'orgoglio per il brand, domani magari qualcuno si scandalizzerà, proprio come per Hugo Boss... Sarò cinica, ma purtroppo queste cose non mi stupiscono più.
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| | CITAZIONE (SaraBloom @ 31/5/2012, 12:20) CITAZIONE (AISHA* @ 31/5/2012, 12:17) ma pure il signor FORD Dava 50.000$ ad ogni compleanno di Hitler Quello delle auto?? In occasione del suo 75º compleanno, nel 1938, Hitler lo insignì della Gran Croce del Supremo Ordine dell'Aquila Tedesca, che è la più alta onorificenza del regime nazista che si poteva conferire ad uno straniero, per l'impegno della sua filiale Ford in Germania, nel rifornire l'esercito nazista di mezzi blindati.
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| | CITAZIONE (Ponga @ 31/5/2012, 12:24) CITAZIONE (SaraBloom @ 31/5/2012, 12:11) Non vorrei aver mai dato i soldi ad una azienda costruita su queste basi Il punto è che gran parte dei "grandi nomi" hanno le stesse basi, difficile dire chi/cosa sia peggio. Nike e Adidas sono famose per lo sfruttamento dei minori. Io infatti da quando l'ho scoperto non compro più abiti di nessuna delle due marche. Non posso saperlo di tutte... cerco di informarmi e quelle sulle quali trovo molte info negative cerco di non comprarle... si fa quel che si può
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| | CITAZIONE (SaraBloom @ 31/5/2012, 12:31) si fa quel che si può Già. Purtroppo gran parte del mercato è senza scrupoli ed è difficle trovare perle in questa giungla Quanto meno ci proviamo
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| Dead End |
| | Sinceramente la cosa non mi sconvolge... credo che il cliente non debba essere condizionato dal produttore o dalle sue origini Bisogna vedere le cose per quel che sono, se il prodotto è buono perchè non acquistarlo? Sarà una scelta immorale, ma è pur sempre un buon capo CITAZIONE Nike e Adidas sono famose per lo sfruttamento dei minori.
Io infatti da quando l'ho scoperto non compro più abiti di nessuna delle due marche. Se non comprassi più capi di quelle marche per questo motivo e l'azienda chiudesse, quei bambini perderebbero il lavoro (che seppur sfruttandoli) è sempre un lavoro che fa guadagnare i soldini e se ne andrebbero in mezzo alla strada a morire di fame.. Io perlomento la vedo così
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| 12 replies since 31/5/2012, 10:16 305 views |
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