Amici lettori,
sono Alessandro Venturini.
Per qualche settimana non mi sono più fatto sentire perché ero impegnatissimo negli ultimi ritocchi al mio secondo romanzo comico
"Ventotto grammi lavato".
Le recensioni che i lettori hanno voluto regalare al precedente romanzo
"Amabilmente condannato a moglie" sia per esaltarne i pregi, quanto per evidenziarne i difetti, mi sono state molto utili. E di questo ringrazio di cuore tutti. Mi hanno infatti permesso di individuare un linguaggio non più
"volgare" ma
"popolare" che meglio si adatta alla sensibilità letteraria del lettore d'oggi.
Ovviamente sotto quest'ottica anche il primo romanzo è stato rivisto. In pratica riscritto e quindi pubblicato in
seconda edizione. Adesso si tratta di due romanzi buffi in lingua popolare.
Da qualche giorno su Amazon kindle, si stanno attestando alle prime posizioni.
Dal 15 di novembre disponibili entrambi anche in versione cartacea (brossura).Un caldo abbraccio a tutti.
Convinto che per uno scrittore la vita sia un continuo crescere e imparare, anche e soprattutto nei forum, attendo commenti e suggerimenti.
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Per chi fosse interessato a curiosare, allego il link di
VENTOTTO GRAMMI LAVATOhttp://www.amazon.it/Ventotto-grammi-lavat...53772264&sr=8-1-----------------------------------
... e la sinossi:
E la giostra allegorica iniziata con “Amabilmente condannato a moglie” continua...
Chi è il mattacchione che ha affisso sui muri del paese un’Analisi fallica niente affatto generosa circa i virili attributi del sindaco? Esiste veramente un primario di falloterapia? Poche settimane in cui accade di tutto. In cui perfino la monumentale suor Memopria, ospite di Emerenziana, finisce ubriaca dentro una singolare cassa da morto, in un funerale che non le appartiene. Seminando il panico tra i parenti che, al risveglio, temono un biasimevole caso di necrofagia.
È troppo. Urge correre ai ripari. Questi inconvenienti devono avere un colpevole. La fantasia collettiva si scatena. L’impiccagione sulla pubblica piazza di un Belzebù ritenuto reo di tutto, è quello che ci vuole. Lo decide il Consiglio Comunale in una seduta agitata, in cui il vino circola più delle parole. Quindi in piazza, cittadinanza al completo, prende il via l’esecuzione. Farsa che incarna il pubblico biasimo verso un mondo dell’al di là che da qualche tempo rompe un po’ troppo le scatole a quelli dell’al di qua.
Occasione ghiotta per Giampiero. Con uno stratagemma conduce la religiosa sotto il palco, finché il fantoccio di Belzebù giustiziato la centra i pieno.
È troppo. La monaca esige vendetta. Ma il palco, fatto per soggetti esili e meno infuriati, crolla travolgendo il sindaco.
Esecuzione regolamentare: ingessato per fratture multiple, per un bel po’ il primo cittadino potrà imporre la sua virile baldanza... solo al pappagallo.
E così si continua a ridere. Si ride su uno spaccato della quotidianità ingenua di quella gente povera, magari anche di scarsa cultura, che oggi finisce per essere trascurata dalla narrativa. Perché questo è il romanzo del popolo dei dimenticati, di quanti sembrano non contare: sono semplicemente le persone che se le guardi ridi. Scordate dal mondo, da Dio, persino dalla storia. Colpevolmente anche dalla politica. Eppure il romanzo fa perno proprio su di esse, ridendo per loro, con loro, caratterizzandone i contorni, redimendole da una situazione di nulla sociale, per farle diventare portatrici di spunti di riflessione.
Lasciandole custodi di quella saggezza contadina e di quella vitalità che le città ogni giorno di più stanno cancellando.
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Allego anche il link di
AMABILMENTE CONDANNATO A MOGLIE in quanto, essendo in seconda edizione, è cambiato assieme alla copertina.
www.amazon.it/Amabilmente-condannat.../ref=pd_sim_b_1Edited by giulio878 - 26/11/2012, 16:32
