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Pet Sematary, Stephen King

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TOPIC_ICON5  view post Posted on 15/5/2013, 11:48
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CITAZIONE
In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondario, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.

Brossura
Editore: Sperling & Kupfer (13 maggio 2010)
Collana: Super bestseller
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8860616115
ISBN-13: 978-8860616111

Edited by AISHA* - 12/1/2017, 12:22
 
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Voryn
view post Posted on 15/5/2013, 13:02




finito ieri.... lettura gradevole, da king non mi aspetterei niente di meno, ma lontano da capolavori come the dome o l'ombra dello scorpione sia per profondità della trama che caratterizzazione dei personaggi :]
una favoletta dell'orrore scritta dal maestro di questo campo, che però non presenta nessun elemento particolarmente innovativo, estroso o interessante e che quindi difficilmente meriterò una rilettura... voto 6.5!
 
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view post Posted on 15/5/2013, 13:43
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CITAZIONE (Voryn @ 15/5/2013, 14:02) 
una favoletta dell'orrore

CITAZIONE
"Fa paura Pet sematary >_> Lo finisco poi di giorno U_U "

Cit. Voryn, ore 23.00


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view post Posted on 29/10/2015, 23:52
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Forse imparerà qualcosa su ciò che è realmente la morte, ossia il punto in cui il dolore cessa e cominciano i buoni ricordi. Non la fine della vita, ma la fine della sofferenza

Una lettura a tema Halloween, scelta per divertimento, perché doveva "far paura"...ma come a volte accade con King si è rivelata una occasione per riflettere su temi importanti, in questo caso l'elaborazione del lutto e la perdita delle persone care. Scorrevole, scritto con maestria, uno dei migliori da me letti di King. Pauroso? Direi piuttosto angosciante, struggente, disperato...ad un certo punto ti pervade una tristezza quasi necessaria, perché sai che le cose purtroppo sono andate così, e non c'è modo di cambiarle... il lutto è anche rassegnazione, accettazione passiva, un dolore anestetizzante che per un po' ti fa perdere la ragione...
Quanto avrei voluto che il piccolo Gage tornasse dalla sua mamma e dal suo papà. Avrei voluto che resuscitasse...come il suo papà. Ma sapevo che sarebbe andata a finire male, naturalmente...non ci si può opporre alla morte, per quanta disperazione possa portare con sé...
 
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CARL ZEISS
view post Posted on 30/10/2015, 00:04




CITAZIONE (DrQuinnS @ 29/10/2015, 23:52) 
uno dei migliori da me letti di King.

Concordo pienamente.

Con poche parole hai descritto perfettamente il senso del romanzo.
 
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view post Posted on 30/10/2015, 13:12
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CITAZIONE (CARL ZEISS @ 30/10/2015, 00:04) 
Concordo pienamente.

Con poche parole hai descritto perfettamente il senso del romanzo.

Grazie Carl! Credo che in questo, così come in altri romanzi di King, l'horror sia una maschera, una facciata per inviare al lettore un messaggio ben più significativo. Solo King riesce a lasciarti delle sensazioni così con una lettura "horror"...
 
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view post Posted on 24/10/2017, 14:38
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Ho letto Pet Sematary per la lettura a tema di Halloween e direi che non poteva essere più azzeccata. Come già ampiamente detto da drQueens non è un horror "classico" con zombie, vampiri e streghe, ma ogni pagina è pregna di un’inquietudine che fa rizzare i peli delle braccia perché parla di situazioni e pensieri terribilmente umani. Quanti
davanti ad un lutto vorrebbero poter tornare indietro e cancellare quanto è successo?
La spirale discendente che vivono i protagonisti, Louis in primis, è terribile perché potrebbe succedere a chiunque. Ed è questo che a me tocca particolarmente ed atterrisce. Perché avrei potuto essere io.

Poi certo, la storia evolve ovviamente andando “oltre” (onestamente
il passaggio in cui va a disseppellire il figlio
mi ha fatto anche un certo schifo), ma il pensiero che sta alla base penso abbia attraversato la testa di chiunque almeno una volta nella vita.

Una lettura intensa e bella. Come succede spesso con i libri di King :D
 
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view post Posted on 7/11/2017, 19:13
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Avevo ben poche pretese su questo libro, invece sono rimasta folgorata! Agghiacciante, triste, profondo, crudele, straziante. Forse uno dei più belli, mi ha distrutto il cuore come Carrie.

Voto:9/10
 
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view post Posted on 8/11/2017, 21:03
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I have a dream

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Concordo con le recensioni precedenti. Il libro è bellissimo, toccante, struggente e disperato. La disperazione di Louis è raccontata in modo magistrale. E, come dice su Ponga, i pensieri che lo sfiorano e che
Poi lo spingono ad agire
sono ciò che permette ad ognuno di noi di immedesimarsi in lui e pensare per un attimo "forse l'avrei fatto anche io"
Non ho sopportato Rachel dal primo minuto. Proprio per niente. Invece ho provato una grandissima pena per la piccola Ellie, povera cucciola. Specialmente nella parte finale della storia.
Poi vabbè, King è King è forse mi andrebbe bene anche se riscrivesse la versione horror di Memole quindi il mio non è un giudizio molto obbiettivo.
9/10
 
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view post Posted on 22/10/2018, 14:10
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Cosa potrei dire che non sia già stato detto nei commenti precedenti? Assolutamente niente! Perché è esattamente quello che ho provato e sentito leggendo questo romanzo: la tristezza e l'angoscia prevalgono sulla paura che, per quanto mi riguarda, è assente
Mi sono sentita triste e in ansia fin dalle prime pagine. Da una parte per il tema trattato, dall'altra perché
avevo capito che al centro di tutto ci sarebbe stato il piccolo Gage! Ero terrorizzata ogni volta che si ammalava.

Stranamente "dopo" è stato meno angoscioso, presa nel vortice della lettura come mi capita spesso con King.
Stavolta niente da dire neppure sul finale, che nei romanzi del re non sempre è all'altezza delle aspettative.
 
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view post Posted on 26/10/2019, 19:38
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La maestria: trasformare un padre di famiglia, un bravo marito, una brava persona, in un mostro psicopatico nello spazio di due tragedie. Un dramma che avrebbe dovuto essere familiare diventa l'universo di un uomo, il dolore diventa la determinazione di un follo, e intorno a lui tutto marcisce. La semina del dolore rende frutti avvelenati.
E' la spirale discendente, dapprima lenta, poi sempre più veloce mentre leggi fisiche dementi trasportano i protagonisti verso una distruzione inevitabile su più livelli. E' difficile, nonostante sia detto esplicitamente nel libro, forse quasi che l'autore voglia giustificarsi per ciò che sta scrivendo, ascrivere tutto solo ad una forza oscura, Lovecraftiana, non definita ma per questo ancora più insidiosa e sinistra. C'è qualcosa di sbagliato in alcuni di noi, e nelle giuste circostanze, basta solo una spintarella... Vero?
 
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