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Cujo, Stephen King

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view post Posted on 19/12/2015, 09:54
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Devo ammettere che sono piuttosto delusa, anche se questo libro si è salvato nelle 20 pagine finali.
All'inizio ero entusiasta perché adoro quando King butta il lettore tra la vita e i segreti delle piccole cittadine del Maine. Una volta scoperto il segreto di Donna ho subito pensato: ne vedremo delle belle! E invece così non è stato. Se fino alla prima metà non riuscivo a smettere di leggere, a lungo andare l'ho trovato pesante. È la prima volta che mi ritrovo ad odiare dei personaggi di King, piatti, mediocri, nessuno si salva. Perché questo è un King spietato, come in Revival non c'è via d'uscita, fa emergere tutta la paura e il negativo di una situazione estrema.
Per rispondere a qualche vostra domanda, secondo il mio punto di vista ovviamente

CITAZIONE (greeneyes09 @ 10/12/2015, 13:47) 
E la faccenda
del presunto mostro nell’armadio? Solo suggestione collettiva?
Mah?! Capisco che certe cose non debbano per forza essere spiegate ma qui qualcosa di più chiaro l’avrei gradito.

secondo me non è solo una questione di suggestione
King ci avverte che il male esiste e può trovarsi in qualsiasi luogo, anche se combattiamo contro noi stessi per dire: "No non è vero, sono cose da bambini" abbiamo sempre la sensazione che ci sia un fondo di verità. Per questo secondo me è importante il parallelo tra il mostro nell'armadio e il killer di castle rock


CITAZIONE (Ponga @ 12/12/2015, 10:27)
Qual è il significato della riflessione finale di King? C'è una qualche parabola o metafora che non ho colto?

Non so se rispondo alla tua domanda ma la cosa fondamentale che ho colto alla fine è stata
Il tempo e le scelte. A volte facciamo le scelte giuste al momento sbagliato. Donna trova il coraggio di affrontare cujo quando Ted muore, anche se il momento giusto si era presentato altre volte. Lo affronta quando pensa di non avere più niente da perdere, ma qualcosa da perdere lo aveva ancora. Ha perso Ted ma ha ritrovato Vic alla fine, perché il dolore distrugge ma anche unisce


Nonostante mi si sia aperto un mondo nelle ultime 20 pagine, non mi sento di promuoverlo.

Voto:5/10
 
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view post Posted on 24/5/2019, 10:07
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5/5
Già in passato avevo ammirato la capacità di Stephen King, o meglio il suo coraggio, nel gestire la ‘lotteria della sfortuna’ –se le cose vanno male, se nel mostruoso, perverso meccanismo del fato, tutto trova un posto, la macchina non può essere fermata. Tutto qui. Nessun atto di volontà, nessun eroismo, nessuna intuizione possono impedire lo svolgersi degli eventi.
Fino ad ora, una simile raffinatezza la si era vista nei racconti brevi, ma qui esplode in tutta la sua complessità –un orrido tableau vivacizzato dalla dimensione psicologica, dall’ansia che rende il lettore/spettatore anche in quelli che potrebbero essere ‘flash’ paranormali, ma che sono sempre resi attraverso la dubbia soggettività del personaggio che li vive.
Una gemma nella produzione del Re!
 
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