| | La custode di mia sorella, Jodi Picoult | |
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| | Dati 2009, 428 p., rilegato Traduttore Corradini Caspani L. Editore Corbaccio CITAZIONE Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche che la rendono idonea a essere donatore di midollo per la sorella, ruolo che non ha mai messo discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Perché si dà per scontato che lei sia disponibile? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. L'autrice dà voce a tutti i protagonisti della vicenda, permettendo al lettore di capire fino in fondo la complessità delle relazioni familiari. Se tutti hanno ragione, come mai non riescono a mettersi d'accordo? Ma soprattutto, com'è possibile che siano tutti così infelici? La custode di mia sorella ci fa domandare che cosa significhi essere dei bravi genitori, dei bravi fratelli, delle brave persone; se sia moralmente corretto salvare la vita di un bambino allorché ciò significa violare i diritti di un altro; se bisogna seguire il proprio cuore, o lasciare che siano gli altri a condurci; se sia sbagliato cercare di scoprire chi si è veramente se questo significa rischiare di perdersi. Edited by AISHA* - 20/1/2017, 13:54
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| | Letturina non molto allegra questa però mi sta piacendo lo stile dell'autrice
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| | Un tema molto particolare quello di questo libro. Anna è una ragazzina di 13 anni che prende una decisione molto importante: vuole fare causa ai suoi genitori per emanciparsi dal punto di vista medico. In pratica, vuole avere piena libertà di scelta per quel che riguarda le decisioni mediche che riguardano la sua persona...i suoi genitori, Sara e Brian, hanno infatti concepito Anna per ottenere una donatrice perfettamente compatibile con la sorellina Kate, gravemente malata di leucemia. Fin da quando è piccolissima Anna ha donato il suo sangue e il suo midollo osseo per salvare la vita di Kate, ma adesso che Kate è in insufficienza renale terminale lei rifiuta di donarle un rene. Il romanzo da voce al punto di vista di tutti i personaggi, perché in casi come questi come si può decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato? Cosa è morale e cosa è legale? Non è stato semplicissimo leggere questo libro, le descrizioni della malattia di una bambina mi hanno toccata, anche se l'autrice è brava ad essere delicata e a non sfociare mai nel melodrammatico. Mi hanno colpito molto la forza d'animo dei genitori, che combattono per interi anni la malattia della figlia...ti rendi conto che in casi come questi la vita è come sospesa in una bolla di sapone. Mi ha colpito molto Anna, una figura fragile che prende una decisione con tanti dubbi ed incertezze, ma con il coraggio di portarla avanti...nonostante le conseguenze. 4 stelle e non 5 perché il finale così triste non me l'aspettavo! Cattiva la Picoult! Poteva risparmiarselo ampiamente...
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| | Io non credo avrò mai il coraggio di leggere un libro del genere.
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| | Non è semplice da leggere infatti...però lo ricorderò anche con qualche sorriso, perché dopotutto ci sono tanto coraggio e forza d'animo non è un libro melodrammatico Quello che mi ha spiazzata è stato il finale
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| ariel1990 |
| | Io ho visto il film, che a quanto pare è stato preso dal libro, non lo sapevo! Quante lacrime!! Tante tantissime lacrime! Concordo con Ponga sul non avere coraggio di leggerlo però,il film mi ha toccata tantissimo, immagino il libro che va ancora più a fondo! Annegherei nelle mie stesse lacrime
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| | Il film però è in parte diverso dal libro, non dico altro per non rovinare la lettura!
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| 6 replies since 21/4/2015, 21:43 64 views |
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