Questo secondo volume della avventure di Isaac Bell deve sicuramente molto al primo.
Lo schema del romanzo è pressoché identico, e non solo per la presenza di una sorta di capitolo introduttivo e di uno finale che si svolgono in un momento successivo rispetto alla vicenda vera e propria.
L’avversario di Bell è anche in questo caso una figura di spicco, quasi tutti gli spostamenti vengono effettuati tramite ferrovia e le automobili (grande passione di Cussler) sono praticamente solo modelli da competizione adattati alla strada.
Vero è che probabilmente siamo poco abituati a collocazioni temporali di questo tipo, pionieristiche per molti aspetti; i continui spostamenti in aereo o automobile di un romanzo contemporaneo non stupiscono di sicuro, ma l’uso estensivo del treno è senza dubbio inusuale e quindi il continuo riferimento allo stesso si fa notare e può risultare eccessivo.
Ad ogni modo, i treni sono ben presenti nelle immagini di copertina quindi non possiamo certo dire che la loro presenza possa essere stata una sorpresa...
I personaggi nuovi sono anch’essi abbastanza simili a quelli della prima avventura, ma appaiono meno ben delineati: la nemesi di Bell non ha lo spessore del
Macellaio, la
femme fatale abbandona presto il proprio ruolo ed il padre di Bell ci concede solo un breve cameo.
La lettura, sebbene senza grandi sorprese e novità, risulta comunque sempre molto piacevole e scorrevole.
Osservando altri libri di Cussler, notiamo che la pubblicazione avviene in Italia entro due o tre anni dalla pubblicazione in lingua originale; per le avventure di Isaac Bell abbiamo dovuto attenderne regolarmente cinque.
Forse anche questo potrebbe essere sintomo della minor solidità della serie.
Comunque, sulla copertina del successivo romanzo della serie, "Intrigo", appare una nave da guerra, quindi dovremmo poterci aspettare meno treni...
Nel complesso un romanzo abbastanza interlocutorio, forse troppo simile al primo della serie per goderselo appieno a breve distanza dal precedente, ma pur sempre una piacevole lettura d'evasione.