Questo è uno di quei libri che quando mi si chiede di dire se mi è piaciuto o meno mi trovo sempre in imbarazzo. Posso dire che come scrittura mi è piaciuto molto, si legge davvero bene e non ho trovato punti eccessivamente noiosi. La storia è molto disturbante, come d'altro canto è in tutti i distopici. Dalla prima all'ultima pagina mi ha sempre tenuta in uno stato di disagio.
Quello che più spaventa dei romanzi distopici è pensare che un giorno potremmo arrivare davvero a quella situazione. Alcuni sono più realistici, altri ci danno l'idea di essere talmente esagerati da essere inverosimili (anche se la realtà poi ci insegna che spesso supera la fantasia, soprattutto quando si tratta di cose negative).
Qui non siamo solo davanti a un futuro molto realistico ma con tanti, troppi, riferimenti a condizioni già in atto (ovviamente e per fortuna, esagerate).
Qui le donne non esistono più, non come le conosciamo noi ora. Sono tutte progettate in laboratorio e addestrate per compiacere gli uomini, ma non per questo sono perfette: come ogni oggetto tecnologico sono sempre migliorabili. Devono essere belle, curate, accomodanti, gradevoli. Devono essere magre perché "
Le ragazze grasse devono essere fatte fuori. Nessuno si innamorerà mai di una ragazza grassa", ma nello stesso tempo non troppo perché nessun uomo vorrebbe uno scheletro. Tutto ruota intorno alla bellezza, in una maniera malata e disturbante. E tra loro queste ragazze sono in competizione, perché all'ultimo anno, allo scoccare dei 17 anni dalla loro programmazione, verranno scelte per svolgere il loro ruolo nella società e la più alta gratificazione è essere scelta come moglie degli uomini più illustri.
In questa ''scuola'' ovviamente alle donne non viene insegnato a leggere o a scrivere ma solo come essere perfetta agli occhi degli uomini.
Una ''lezione'' che mi ha molto colpita prevede che due di queste ragazze si mettano in intimo davanti alle altre e che queste diano loro ''preziosi consigli'' per migliorare. Mi ha agghiacciata. E mi ha fatto pensare a tutti i pettegolezzi e le frecciatine che le donne riescono a inviarsi nella realtà, a come cerchino sempre i difetti delle altre per potersi ritenere superiori e più belle (non tutte, per fortuna!).
Tanti sono i punti in questo libro che, anche se portati all'esagerazione, trovano riscontro nella realtà, dove abbiamo una società sempre più materialista, dove le donne sono sempre o troppo grasse o troppo magre. Dove l'imperativo è ''piacere agli altri'' che siano gli uomini ma anche che siano altre donne (e non sto parlando di omosessualità, ma di competizione).
Ad un certo punto viene presentato un programma televisivo che mi ha ricordato troppo quelli che abbiamo davvero...
Succedono tante cose disturbanti in questo libro che non voglio scrivere nemmeno sotto spoiler, perché è un libro che mi sento di consigliare e per ''apprezzarlo'' davvero deve essere letto perché sono le vicende delle ragazze e il modo di scrittura che rendono questo libro diverso da tutti quelli che sono stati scritti sull'argomento che, nonostante sia un bel po' trito, come in ogni distopico che si rispetti, in realtà prende pieghe inaspettate.
Un mio commentino sul finale, anche per potermi confrontare con chi l'ha letto però voglio farlo:
Prima di tutto il finale mi ha lasciata malissimo, anche se dentro di me sapevo che non ci sarebbe stato il lieto fine ''classico''. Dico ''classico'' perché in un certo senso penso che sia il finale più lieto che si poteva sperare per le protagoniste, la loro morte. Le donne sono state progettate così, non c'era possibilità che cambiasse il sistema. E d'altro canto anche gli uomini sono stati cresciuti così, con la consapevolezza di poter fare quello che vogliono delle loro mogli e delle loro concubine. Per quanto fino alla fine abbia sperato che Darwin scegliesse freida, sapevo che per lei, con la consapevolezza mia, non era il finale migliore.
A questo proposito mi verrebbe da lanciare una lancia a favore di Darwin che mi è parso davvero innamorato di freida e manipolato tantissimo dal padre.