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Omicidio Gloria Rosboch, Gennaio 2016 - Canavese (To)

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view post Posted on 9/3/2017, 15:52
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È la fine di gennaio 2016 quando la Procura di Ivrea apre un’inchiesta per omicidio, a carico di ignoti, in seguito alla scomparsa di Gloria Rosboch, insegnante di 49 anni residente a Castellamonte, piccolo comune del Canavese, distante una cinquantina di chilometri da Torino. La donna, che vive in casa con gli anziani genitori, è stata vista per l’ultima volta il 13 gennaio, da allora nessuna notizia. Le forze dell’ordine, con l’ausilio delle unità cinofile, cominciano a battere il territorio, compresi i corsi d’acqua, senza però rinvenire nessuna traccia. Intanto affiora un particolare importante: nel settembre 2015 l’insegnante aveva presentato una denuncia per truffa nei confronti di un ex studente oggi 22enne, Gabriele Defilippi. Il giovane, promettendole un futuro insieme in Costa Azzurra, si era fatto consegnare 187 mila euro, i risparmi di una vita della famiglia Rosboch.

Il ritrovamento del corpo

Il 16 febbraio Gabriele è convocato al comando provinciale dei carabinieri a Torino. Insieme a lui c’è la madre, Caterina Abbattista, infermiera all’ospedale di Ivrea. Passano s tre giorni e giunge la notizia del rinvenimento del cadavere di Gloria Rosboch. Si trova in un pozzo di una discarica abbandonata, a pochi chilometri dall’abitazione dell’insegnante. I carabinieri fermano subito Gabriele Defilippi. Qualche ora dopo si scopre che dietro il ritrovamento del corpo c’è la confessione di un uomo che, insieme a Gabriele, sarebbe coinvolto nel delitto. Si chiama Roberto Obert, ha 53 anni ed un amico di famiglia. L’uomo, che dice ai carabinieri di essere l’amante di Gabriele, conosce la vicenda della truffa e proprio la denuncia della donna, secondo la sua versione, avrebbe scatenato la furia omicida del ragazzo (ritratto nella foto qui sotto).

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Gabriele confessa

Intanto, dalle prime analisi sul cadavere emerge che Gloria è morta per strangolamento. Ad ucciderla, secondo il medico legale, sarebbe stato un foulard o comunque un tessuto morbido, che non ha lasciato segni visibili sul collo. In serata i carabinieri comunicano di aver fermato anche la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, sospettata di essere coinvolta nell’assassinio. Nella notte tra il 19 e il 20 febbraio, incalzato dagli inquirenti, Gabriele confessa di aver preso parte all’omicidio dell’insegnante, ma nel suo racconto l’esecutore materiale è Obert. Quest’ultimo racconta esattamente l’opposto. «È stato Gabriele - dice il 53enne ai carabinieri - ho cercato di fermarlo, ma non ci sono riuscito».



Un delitto pianificato nei dettagli

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 13 gennaio Gloria è salita volontariamente in auto con Obert e Defilippi. Forse i due hanno tentato di convincerla a ritirare la denuncia, sta di fatto che poco dopo l’auto si è fermata nei pressi della discarica e Gloria è stata uccisa. Un particolare inchioda i complici: qualche giorno prima avevano visitato il luogo del ritrovamento del cadavere, segno che l’omicidio è stato pianificato nei minimi particolari. Defilippi e Obert avevano perfino dei telefoni cellulari con sim dedicate, che utilizzarono solo per discutere del delitto. Da qui in avanti Gabriele e Obert, entrambi accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, continuano ad accusarsi a vicenda sulla responsabilità materiale del delitto. Più controversa la posizione di Caterina Abbattista, che racconta ai carabinieri come il giorno dell’omicidio si trovasse all’ospedale di Ivrea. Una versione che non coincide con quella degli inquirenti: le celle telefoniche, infatti, localizzano l’infermiera in un altro luogo. Per questo motivo la donna è accusata di concorso in omicidio.
L’autopsia
«La ricostruzione dei fatti fornita da Defilippi e Obert è stata di una freddezza impressionante, nei due la mancanza di umanità è sconvolgente». Queste le parole del procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che ha seguito la vicenda fin dall’inizio. Il 20 febbraio il medico legale, Roberto Testi, esegue l’autopsia sul cadavere di Gloria Rosboch. L’esame conferma che la donna è morta per strangolamento. Tre giorni dopo Gabriele decide di parlare. Agli inquirenti racconta alcuni particolari agghiaccianti: Gloria sarebbe stata spogliata dei suoi indumenti e gettata nella cisterna ancora viva. Una versione che, però, non coincide con l’esame autoptico, secondo cui l’insegnante sarebbe morta strangolata e solo dopo gettata nel pozzo.



La ragazza marocchina

Nei giorni seguenti la vicenda si arricchisce di altri personaggi. C’è una giovane marocchina, fidanzata di Gabriele, che lo descrive come un ragazzo affascinante, abile nella parlantina. Ma, soprattutto, una donna di 45 anni, Efisia Rossignoli, che in passato aveva avuto una relazione con Gabriele. La donna avrebbe un ruolo attivo nella truffa perpetuata ai danni di Gloria, fingendosi una dipendente della banca e rassicurando l’insegnante sul destino dei suoi risparmi. Quello che insospettisce gli inquirenti, però, sono le numerose telefonate che il 13 gennaio, giorno del delitto, Efisia avrebbe fatto a Gabriele.


La fine delle indagini

Il 20 luglio 2016, su indicazione di Obert, nelle campagne del Canavese, i carabinieri trovano una pistola. L’arma è stata utilizzata da Gabriele il giorno dell’omicidio, per minacciare la sua ex insegnante. A inizio dicembre la Procura di Ivrea chiude le indagini sul delitto Rosboch. A gennaio il procuratore Ferrando firma le richieste di rinvio a giudizio per Gabriele Defilippi e Roberto Obert, accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio ed Efisia Rossignoli, che dovrà rispondere soltanto del reato di truffa. Il 13 gennaio, ad un anno esatto dall’omicidio, il gip di Ivrea fissa al 10 febbraio la prima udienza preliminare del processo.

www.lastampa.it/2017/02/10/cronaca/...naM/pagina.html
 
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view post Posted on 19/10/2017, 09:48
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Gabriele Defilippi è stato condannato a 30 anni per l’omicidio di Gloria Rosboch

È arrivata la sentenza di primo grado per l’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante di 49 anni uccisa a Castellamonte, un comune di circa diecimila abitanti vicino a Ivrea, il 13 gennaio 2016. Gabriele Defilippi, un suo ex studente allora 22enne, è stato condannato a 30 anni di carcere con rito abbreviato, con l’accusa di averla uccisa, mentre Robert Obert, ex amante allora 55enne di Defilippi, ha ricevuto una pena di 19 anni con l’accusa di esserne complice. Tra gli imputati c’era anche Caterina Abbatista, la madre di Defilippi: il giudice non ha ancora espresso una sentenza su di lei perché non ha optato per un rito abbreviato, ed è stata quindi rinviata a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio.

Defilippi aveva convinto Rosboch a prelevare, nell’ottobre del 2014, 187mila euro dal conto bancario dei genitori per consegnarglieli con la promessa di andare a vivere insieme in Costa Azzurra. Defilippi era però scappato coi soldi e Rosboch lo aveva poi denunciato per truffa. Nel dicembre 2015 aveva incontrato la madre di Defilippi, che le aveva detto che il figlio era stato picchiato e derubato dei 187mila euro; aveva anche cercato di convincerla a ritirare la denuncia. L’indagine per truffa era ancora in corso nel momento dell’omicidio.

Defilippi venne arrestato il 19 febbraio, subito dopo il ritrovamento del cadavere di Rosboch, che era scomparsa da quasi un mese, e aveva confessato l’omicidio durante una delle ultime udienze: «Sono stato io a uccidere Gloria. Obert non c’entra. Mi vergogno per quello che sono diventato e per quello che ho fatto. Mi auguro di avere una seconda chance se e quando l’autorità giudiziaria mi considererà meritevole». L’avvocato di Defilippi aveva chiesto a luglio l’infermità mentale per il suo cliente, che dai 13 anni aveva manifestato qualche disturbo della personalità, ma che era stato giudicato capace di intendere e di volere dal perito.

Il giorno dell’omicidio Defilippi e Obert attesero Rosboch all’uscita della scuola in cui insegnava francese; la fecero salire in macchina e Gabriele la strangolò; poi gettarono il corpo in una discarica, che venne ritrovato dopo la confessione di Obert ai carabinieri di Torino. Il movente erano appunto i soldi che lei gli aveva consegnato e che ora voleva farsi restituire.

www.ilpost.it/2017/09/22/gloria-rosboch-defilippi-condanna/
 
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view post Posted on 7/11/2023, 14:51
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Da appassionata di "chi l'ha visto?" non potevo che commentare questo caso, seguito passo per passo...
Quando sento atti, mi chiedo cosa possa scatenare un atto così estremo, ok i soldi, ok l'essere pazzo, ma così ti rovini la vita e non hai concluso nulla, oltre che portarti un peso sulla coscienza (almeno penso...).
 
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view post Posted on 7/11/2023, 14:56
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CITAZIONE (Fraency @ 7/11/2023, 14:51) 
Da appassionata di "chi l'ha visto?" non potevo che commentare questo caso, seguito passo per passo...
Quando sento atti, mi chiedo cosa possa scatenare un atto così estremo, ok i soldi, ok l'essere pazzo, ma così ti rovini la vita e non hai concluso nulla, oltre che portarti un peso sulla coscienza (almeno penso...).

Pensa che è successo a un paio di km da casa dei miei e il pozzo dove l'hanno trovata è vicino alla casa del mio migoliore amico. Tra l'altro Obert di sicuro l'ho incrociato perché abitava nel paese di un mio ex, dove andavo spesso
 
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CITAZIONE (AISHA* @ 7/11/2023, 14:56) 
CITAZIONE (Fraency @ 7/11/2023, 14:51) 
Da appassionata di "chi l'ha visto?" non potevo che commentare questo caso, seguito passo per passo...
Quando sento atti, mi chiedo cosa possa scatenare un atto così estremo, ok i soldi, ok l'essere pazzo, ma così ti rovini la vita e non hai concluso nulla, oltre che portarti un peso sulla coscienza (almeno penso...).

Pensa che è successo a un paio di km da casa dei miei e il pozzo dove l'hanno trovata è vicino alla casa del mio migoliore amico. Tra l'altro Obert di sicuro l'ho incrociato perché abitava nel paese di un mio ex, dove andavo spesso

Sì è impressionante, ma saperlo più vicino lo è ancora di più.
 
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4 replies since 9/3/2017, 15:52   41 views
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