| | Le otto montagne, Paolo Cognetti | |
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| | CITAZIONE Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno. Copertina flessibile: 199 pagine Editore: Einaudi; 01 edizione (8 novembre 2016) Collana: Supercoralli Lingua: Italiano ISBN-10: 880622672X ISBN-13: 978-8806226725 Edited by AISHA* - 11/7/2017, 15:38
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| | CITAZIONE (MariShari @ 11/7/2017, 13:50) Vorrei leggerlo...ma non so... Io anche, ce l'ho già... magari possiamo poi leggerlo insieme
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| Jekkie |
| | Letto, mi è piaciuto davvero tantissimo. Sarà anche che mi ha sempre affascinata la vita in montagna, così diversa da quella che ho sempre vissuto io (diciamo, è agli antipodi: vivo in una località turistica al mare ) e che sentirei più adatta a me. Mi è anche piaciuto molto lo stile di scrittura di Cognetti. E' la prima volta che mi sono ritrovata a tifare per un libro a un premio e gioire per la sua vittoria Ve lo consiglio!
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| | CITAZIONE (AISHA* @ 11/7/2017, 13:59) CITAZIONE (MariShari @ 11/7/2017, 13:50) Vorrei leggerlo...ma non so... Io anche, ce l'ho già... magari possiamo poi leggerlo insieme Eeecccerto Jekkie mi hai convinta perché sono nella tua stessa identica situazione
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| | Sono rimasta piacevolmente colpita da questo libro. In primis perché non amo la montagna ma sono riuscita ad apprezzarla tramite l’amore che invece prova l’autore e che è evidente leggendo queste pagine. Il modo in cui il tutto è stato scritto è un’altra cosa che mi è piaciuta molto. Una scrittura senza fronzoli, essenziale, che sa dove andare a colpire. Questo in realtà l’ho notato più nella prima parte che nelle altre due dove invece l’autore in certi passaggi è stato forse un po’troppo descrittivo per i miei gusti ma solo perché si stava parlando di montagna, argomento a me non proprio congeniale. Quando invece si è parlato delle storie personali dei protagonisti ho apprezzato, e anche tanto. Ho molto amato Pietro e mi ha fatto tenerezza Bruno. Molto bella la loro amicizia, fatta di poche parole ma solida, nonostante distanze e assenze. Inutile dire che mi è piaciuto un sacco il loro rapporto con la natura e una certa vena malinconica presente in tutto il libro. Una delle parti che mi è piaciuta di più, a parte quando Pietro e Bruno si sono conosciuti da bambini, è stata quella di quando hanno costruito insieme la casa in montagna, quello l’ho trovato un momento davvero bello, molto intimo tra loro che si sono trovati dopo tanti anni di assenza. Bello anche quando più tardi Pietro è tornato dal Nepal per andare a stare un po’ con l’amico nella casa in montagna. Mi è dispiaciuto per come è andata a finire per Bruno ma d’altra parte c’era già nell’aria il sentore che qualcosa potesse andare male, già quando le cose iniziavano a mettersi male con Lara e con il lavoro. Nell’insieme questo lo reputo un bel libro e sono contenta di averlo letto.
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| | Che colpo al cuore, che libro! Io amo la montagna e questo libro non ha fatto altro che farmi sognare, oltre che ridere e piangere.
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| | CITAZIONE (AISHA* @ 7/11/2023, 17:10) L'ho trovato noioso, ma magari non era il momento Eh sì, io come te sono una "mood reader" quindi deve essere il momento!
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| 8 replies since 11/7/2017, 09:19 79 views |
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