| | Dove porta la neve, Matteo Righetto | |
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| | CITAZIONE È la vigilia di Natale e Padova sta per essere coperta da una nevicata memorabile. Carlo, Down di 48 anni, come ogni mattina, da mesi, va a trovare la madre in clinica, dove si sta lentamente spegnendo assediata dai ricordi e dal bisogno di raccontarli. Nicola, 74 anni colmi di solitudine, ha appena perso il lavoretto che si era procurato come Babbo Natale davanti a un centro commerciale. Per Carlo, però, questo non può essere un Natale come gli altri e quando vede Nicola vestito di rosso e con la lunga barba bianca sente che il sogno può finalmente avverarsi: un vero regalo per la madre. Il suo clamoroso entusiasmo risveglia Nicola, che organizza un breve viaggio per realizzare quel sogno, e per illuminare con un gesto gratuito d'amore l'oscurità che stringe d'attorno. Una vecchia Fiat 124 si allontana da Padova dentro la notte di Natale: al suo interno due uomini soli e un po' incoscienti riscoprono la forza dirompente di un abbraccio… Dettaglio Prodotto Editore: TEA Collana: Narrativa Tea Anno edizione: 2017 Formato: Tascabile In commercio dal: 12 gennaio 2017 Pagine: 148 p., Rilegato EAN: 9788850241644 Disponibile anche in formato ePub Edited by AISHA* - 28/4/2020, 15:35
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| | Un libricino corto corto di un autore padovano che non conoscevo. I protagonisti sono un anziano solo, un ragazzo down e sua madre che sta morendo in ospedale. Carlo, vive solo e avrebbe un desiderio per Natale, e per questo scrive una lettera che poi darà a Nicola che in quel momento era travestito da babbo natale, nel frattempo la madre di Carlo racconta la sua storia a una giovane volontaria in ospedale. E una lettura veloce, che dovrebbe essere letta sotto Natale, vista l’ambientazione natalizia, per immergersi ancora di più nell’atmosfera, mi hanno fatto molta tenerezza i due protagonisti, che vivono in mezzo a mille altre persone, ma si sentono soli ugualmente, anche se uno dei due forse non se ne rende neanche conto, mi è piaciuto il gesto di Nicola, non è cosa da tutti, un finale un po’ strano. Se capiterà leggerò altri libri di questo autore
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| | Uno dei pochi romanzi di Righetto che mi ha emozionata moltissimo. Racconta di solitudini che si possono colmare solo mettendosi in viaggio, con la memoria o per gli altri, per risvegliare il meglio di sè che si è perso nel vivere passivo. È solo agendo che si esce dall'isolamento, è solo tendendo una mano che un'altra risponderà. È un romanzo commovente, lirico.
Conosco Righetto essendo io delle zone. È un eccellente autore ma dopo il libro che ha prodotto con Mauro Corona (altro autore meraviglioso per la sua scrittura aspra e per le sue descrizioni umane e naturalistiche stupende) non mi ha più ispirato.
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| 2 replies since 22/4/2020, 11:48 28 views |
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