| | Il treno dei bambini, Viola Ardone | |
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| | CITAZIONE È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere. Editore : Einaudi (24 settembre 2019) Lingua : Italiano Copertina flessibile : 200 pagine ISBN-10 : 8806242326 ISBN-13 : 978-8806242329 Edited by Mari83 - 27/7/2022, 16:54
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| | All'inizio ho un po' faticato ad ingranare, ma poi sono partita e mi è piaciuto molto In alcuni punti ho anche riso parecchio! Leggerò sicuramente anche Oliva Denaro della stessa autrice
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| | Lo ricordo vagamente, l'ha letto mio figlio a scuola.
Mi viene in mente il cappotto passato da un fratello all'altro o qualcosa del genere.
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| | CITAZIONE (daneelolivaw @ 25/2/2022, 13:45) Mi viene in mente il cappotto passato da un fratello all'altro o qualcosa del genere. Esatto, lanciati dal treno
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| | non ce l'ho fatta a superare i primi capitoli e la colpa è mia: ho un rifiuto verso la sintassi simil-dialettale del sud. é più forte di me e non posso farci nulla. Ho sfogliato il libro e inteso lo sviluppo della storia e la sua potenza e la sua favola bella, ma davvero, la forma per me è stata pesantissima da digerire e l'ho rifiutato. è interessante la vicenda che c'è dietro e mi sono documentata, ma non sono riuscita a leggere questo romanzo per un limite mio personale.
Edited by Atenaide2 - 7/12/2023, 10:45
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| | Letto per la Sfida dei libri preferiti, molto bello. Non è il mio genere, ma non ho fatto per niente fatica! Durante la lettura si attraversano diverse emozioni, in alcune parti fa anche ridere perchè no! Ad un certo punto la svolta si fa amara e viene da pensare che, mandando giù un po' di orgoglio, anche la vita di Amerigo sarebbe potuta andare avanti come quella di Tommasino..
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| | Ho fatto un po' fatica con questo libro e sono passato presto all'audiolibro per vedere di procedere, non so spiegare esattamente il perche' ma credo sia legato al tipo di narrazione al presente in prima persona che mi infastidiva un po'; cosi' sono riuscita al finirlo ma resta un tipo di narrazione che non apprezzo.
Non conoscevo la storia, assolutamente vera, che sta alla base del romanzo, un'importante operazione di solidarieta' che ha permesso a tanti bambini di riuscire a costruirsi un futuro, ma che ha anche diviso (a volte per sempre) delle famiglie. Vivere tutto con gli occhi del protagonista bambino ha risvolti molto divertenti (la scena della "ricotta" ad esempio) pero' a me ha creato sin dall'inizio una tristezza ed amarezza che è diventata sempre piu' forte nel corso del libro (sfociata diverse volte in un bel piantino, sopratutto nella seconda meta')...un vero peccato che alle volte un malinteso, una mancata speigazione possa compromettere per sempre un rapporto, persino quello tra un figlio ed una madre, e capirlo troppo tardi e' un rimpianto senza rimedio.
Per concludere direi che il cognome del protagonista è molto evocativo e non credo casuale.
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| | Ciao a tutti! Posso affermare senza dubbio che questo libro è uno dei più belli che io abbia letto in assoluto! Diversamente da Atenaide2 , forse proprio perché sono del sud, leggendolo mi sembrava di sentire alcuni colleghi o amici napoletani, e questo mi ha dato un senso di familiarità. Ma non è stato questo a farmi entrare questo libro nel cuore. Mi ha colpito soprattutto la profonda differenza sociale e culturale dell'Italia di quel tempo, molto ma molto più marcata di quanto sia oggi. Amerigo mi ha fatto ridere, piangere, commuovere per lui, che aveva visto solo immensa povertà, e all'improvviso si trova in una condizione di relativa abbondanza, che quasi non gli sembra vero. Nemmeno io conoscevo questa vicenda, che ancora una volta mi ha confermato di quanto splendida sia la popolazione emiliano-romagnola - gente che lavora, che sa donare ma anche divertirsi con semplicità. Secondo me questo libro andrebbe proposto agli studenti, per la sua profondità e per la sua collocazione storica.
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| | CITAZIONE (Alfredo Ricciardi @ 12/4/2024, 22:05) Ciao a tutti! Posso affermare senza dubbio che questo libro è uno dei più belli che io abbia letto in assoluto! Diversamente da Atenaide2 , forse proprio perché sono del sud, leggendolo mi sembrava di sentire alcuni colleghi o amici napoletani, e questo mi ha dato un senso di familiarità. Ma non è stato questo a farmi entrare questo libro nel cuore. Mi ha colpito soprattutto la profonda differenza sociale e culturale dell'Italia di quel tempo, molto ma molto più marcata di quanto sia oggi. Amerigo mi ha fatto ridere, piangere, commuovere per lui, che aveva visto solo immensa povertà, e all'improvviso si trova in una condizione di relativa abbondanza, che quasi non gli sembra vero. Nemmeno io conoscevo questa vicenda, che ancora una volta mi ha confermato di quanto splendida sia la popolazione emiliano-romagnola - gente che lavora, che sa donare ma anche divertirsi con semplicità. Secondo me questo libro andrebbe proposto agli studenti, per la sua profondità e per la sua collocazione storica. uh che bella recensione Hai già letto Grande meraviglia?
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| | No, non ancora. In questo momento ho 3 libri letti a metà, devo fare un po' di ordine nella testa prima di passare ad altro...😅
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| 10 replies since 25/2/2022, 13:40 143 views |
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