CITAZIONE (greeneyes09 @ 25/2/2022, 19:23)
...
Spero di arrivare alla fine così
Me lo meriterei dopo tutte quelle pagine...
Invece alla fine sono arrivata così
Lo so che non dovrei commentare a libro appena concluso perchè so che in questi casi la mia valutazione ne risentirebbe parecchio, in questo caso però è più forte di me: devo scrivere quello che penso in questo momento.
Parto spiegando la struttura del libro, formata da 3 parti distinte: Sopra, Sotto, Sottosopra oltre all'epilogo e ai ringraziamenti ma questi ultimi al momento li tengo da parte.
Nella prima parte c'è l'inizio di tante storie, quella di Riccardo, ispettore di polizia piuttosto inquieto; quella di Laura, ragazza benestante con un dono particolare e con tanta voglia di aiutare i più deboli; quella mai conclusa riguardante la morte del padre di Riccardo, famoso commissario di polizia; quella di fratello e sorella che sembrano lasciati a loro stessi; quella degli animali uccisi lasciati in vari luoghi della Stazione Centrale di Milano più quella di altri personaggi che si trovano sempre nei pressi della Stazione.
Nonostante tutte queste storie il libro è filato via liscio, mi sono interessata a tutto e volevo saperne di più. Peccato però che ad un certo punto si arriva alla seconda parte e qui c'è la storia dei sotterranei della Stazione, in parte interessante e in parte no, sempre per me ovviamente.
Quello che mi è piaciuto è tutto quello riguardante la storia e l'architettura di questa zona, quello che non mi è piaciuto è quello riguardante i soggetti incontrati. Alcuni
li ho trovati davvero interessanti, sia per la loro storia personale che per il loro ruolo in tutta questa vicenda. Ce n'è invece uno che sinceramente l'ho trovato surreale
si tratta del pitone Dan. Già il fatto che gli sia stato dato un nome mi inquieta, il ruolo che ha avuto qui ancora di più, soprattutto dopo aver visto, nella terza parte, cosa capita a Carbone, ma lì in realtà ho anche gioito per ovvi motivi. [/SPOILER
]In questa parte quello che ho apprezzato di più è stata la storia dei due fratelli precedentemente conosciuti.
Si arriva poi alla terza parte dove si ritorna in superficie e tutti i nodi vengono al pettine. Devo dire di non aver trovati dei colpi di scena riguardo i colpevoli perchè alcune cose erano piuttosto ovvie [SPOILER]avevo infatti capito già da un po' chi fossero gli uomini in nero, chi si nascondesse dietro la morte di Alberto e soprattutto chi fosse l'amante di Vanessa.
Non c'è voluto tanto, è stato sufficiente leggere e basta, senza fare particolari ragionamenti, era tutto lì, scritto chiaramente.
Alla luce di tutto questo non so come valutare questo libro, in generale ho apprezzato l'idea ma non tanto lo svolgimento. Certo, ci sono cose che mi sono piaciute, ma altre no e soprattutto l'epilogo che normalmente apprezzo nei libri qui non mi ha detto più di tanto.
Quando ho letto i ringraziamenti sono rimasta stupita nell'apprendere che l'autore ha impiegato 8 anni per scrivere questo libro. Certo, ci sta che la ricerca abbia portato via tempo, ma addirittura 8 anni? Non so, non sono esperta in queste cose, però questo fatto mi ha stupita.
E poi la faccenda dei sotterranei mi ha ricordato subito un altro libro letto,
Che la festa cominci di Ammaniti
e questo sinceramente mi ha un po' infastidita anche se poi gli accadimenti dei due libri sono molto diversi tra loro.
Non so, sicuramente non è un brutto libro nell'insieme, ma non credo ne consiglierei la lettura.