| | La vita non è un film (ma a volte ci somiglia), Chiara Moscardelli | |
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| | CITAZIONE Torna Chiara, la buffa e un po' imbranata protagonista di Volevo essere una gatta morta. E stavolta le sue catastrofiche avventure sentimentali si colorano di una tinta gialla che le rende ancora piú avvincenti.
Chiara ha una casa tutta per sé, e anche un lavoro, neppure troppo precario, in un'improbabile ditta di cosmetici. Non combatte piú con le gatte morte, si è rassegnata a vederle prevalere sempre e comunque. Gli uomini vanno e non vengono, mentre le amiche rimangono le stesse, ingombranti quanto affettuose. Tutto (quasi) normale, insomma, finché qualcuno non comincia a perseguitarla, mandandole lettere sempre piú minacciose e penetrando addirittura in casa sua. Un disastro, non fosse che a indagare sul misterioso stalker è il commissario di polizia Patrick Garano: bello e impossibile, pare appena uscito da uno dei film che Chiara guarda e riguarda, sognando a occhi aperti... Editore : Einaudi (3 settembre 2013) Lingua : Italiano Forniture assortite : 368 pagine - ebook 326 pagine ISBN-10 : 8806212168 ISBN-13 : 978-8806212162
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| | Molto carino questo libro, decisamente più divertente del precedente letto della stessa autrice e con lei stessa come protagonista. Quello che ho apprezzato maggiormente in questa storia è la parte gialla, con quel bel pezzo di commissario che è Patrick Garano. Però, però...o sono io che non capisco, o i finali della Moscardelli tendono a restare troppo in sospeso per i miei gusti. E facciamoglielo fare un bel giro a Chiara nel letto di Garano, no? Lettura ad ogni modo piacevole e simpatica.
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