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California, Francesco Costa

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view post Posted on 24/9/2022, 09:06
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civettina curiosa

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CITAZIONE
Quando noi italiani pensiamo alla nazione che vorremmo diventare, cosa ci viene in mente? Probabilmente vorremmo avere un'economia in grande crescita e la piena occupazione: un paese in cui chiunque voglia lavorare possa farlo. Vorremmo avere le migliori università del pianeta e bellezze naturali adeguatamente valorizzate, prodotti culturali dall'influenza globale e la possibilità di definire «made in Italy» non solo un paio di scarpe ma anche un'app capace di costruire il futuro e un'idea che sappia cambiare il mondo. Vorremmo essere il posto ideale per chiunque voglia realizzare i propri sogni, per chiunque abbia un progetto e cerchi le condizioni ideali per trasformarlo in realtà, e magari anche avere una classe dirigente progressista, sensibile, accogliente. Insomma, vorremmo essere un po' più come la California, che infatti da secoli è considerata la «fine del mondo»: un paradiso di tolleranza, prosperità e paesaggi spettacolari, la terra promessa, la più pura incarnazione del sogno americano. Eppure, in California qualcosa si è inceppato, tanto che da anni le persone che la lasciano sono più di quelle che vi arrivano, e dall'ultimo censimento la sua popolazione risulta per la prima volta diminuita. Niente di tutto questo dovrebbe accadere, in teoria. Salvo in caso di guerre e catastrofi naturali, nella nostra epoca i movimenti migratori seguono direzioni segnate dall'economia e dall'occupazione: le persone vanno via dai posti che offrono meno opportunità per raggiungere posti che ne offrono di più. Quella della California è una crisi unica al mondo, ma l'acuta analisi di Francesco Costa ci mostra che le sue ragioni non sono esclusivamente californiane: cominciamo a riscontrarle anche dalle nostre parti. Le città come unici possibili centri propulsivi della crescita economica. La qualità della vita distrutta dai prezzi delle case. Un radicalismo politico infantile. La divaricazione del mercato del lavoro fra chi possiede un'istruzione di alto livello e chi no. Le discriminazioni razziali. La catastrofe climatica. L'attivismo performativo. Le crescenti diseguaglianze fra generazioni. La crisi della California ci costringe a interrogarci sulla realtà che ci circonda e ci invita a stare attenti a ciò che desideriamo, perché potremmo ottenerlo.

Editore ‏ : ‎ Mondadori (13 settembre 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 204 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8804755210
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8804755210
 
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view post Posted on 24/9/2022, 11:33
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civettina curiosa

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Non l'ho ancora terminato ma mi sento di poter già commentare questo libro.
Costa lo ritengo un valido giornalista e apprezzo molto quando parla degli Stati Uniti che trovo da sempre molto affascinanti seppur pieni di contraddizioni. Qui nello specifico si parla esclusivamente di California, ma confrontata anche con altri stati americani. Quello che ne esce è che continua ad essere sempre una nazione ricchissima, ma che perde popolazione per varie motivazioni. Non mi sono stupita di leggere del gran numero di senzatetto (anche se in realtà leggendo il numero totale di quelli della California rispetto quelli degli altri stati americani un po' mi sono sorpresa) ma non immaginavo che le motivazioni potessero essere così diverse. La cosa che mi ha maggiormente stupita è che molti di quelli che vivono non per strada ma in auto hanno comunque un lavoro e continuano la propria vita in modo più o meno regolare, tranne per il fatto che non hanno una casa in cui rientrare la sera. Si è parlato molto di San Francisco, città che mi piace molto ma che mi ha anche parecchio delusa l'ultima volta in cui ci sono stata. Temo di non poterci ritornare troppo presto a causa del costo della vita decisamente eccessivo, ma non perdo la speranza. La California resta comunque uno stato per me molto interessante soprattutto dal punto di vista naturalistico e su questo non credo di cambiare idea. Probabilmente scriverò qualcosa anche quando avrò terminato il libro, mi mancano pochi capitoli ma l'ultimo si intitola Californication e quindi potrei aver qualcosa da aggiungere, vedremo.
 
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