Ho scoperto questo solista cercando canzoni dal concept dark che facessero da sfondo perfetto durante la stesura del mio ultimo libro. Nel giro di una settimana da quando ho iniziato ad attenzionare maggiormente i suoi lavori mi ha letteralmente conquistata. Non fa il classico k-pop né le solite canzoni d'amore. È un artista giovanissimo, capo di se stesso, che ha faticato tantissimo per arrivare a un successo più che meritato sia in patria che all'estero.
Si circonda di collaboratori eccezionali e sforna un capolavoro dietro l'altro. Io l'ho scoperto con "PARANOIA", un brano auto-biografico in cui ha messo in musica il periodo peggiore della sua vita, quando ha avuto un esaurimento, attacchi di panico, paranoia e ansia causati dai continui attacchi di cyber-bullismo da parte di haters ma anche di parte della stampa al quale è risultato troppo scomodo per essersi opposto a un contratto schiavista, aver denunciato la sua ex-agenzia ed essersene aperto una tutta sua diventando il CEO più giovane dell'industria dell'intrattenimento coreana.
Come potete vedere da soli, ogni cosa è estremamente curata: non solo la scenografia e i simboli disseminati per tutto il video, ma anche ogni piccolo gesto della coreografia coincide perfettamente con le parole del testo (potete attivare i sottotitoli in inglese, ma anche senza quelli riesce a far arrivare il messaggio e la storia che sta cantando a chiunque lo guardi proprio perché ogni parte - canto, danza, visual - è collegata all'altra).
"Antitode" è un altro brano auto-biografico e prosegue la storia raccontata in "PARANOIA". Dopo il periodo della caduta, della depressione, degli incubi e degli attacchi di panico è seguito un periodo in cui lentamente è tornato alla "normalità", al suo lavoro sotto i riflettori, cercando di guarire dalle ferite di cui però conserva le cicatrici. È il periodo in cui cercava con tutto se stesso di disintossicarsi dalla depressione, dalla paranoia e dallla negatività, in cui supplicava per un "antidoto", per l'appunto. Come sempre, ogni simbolo, colore, gesto è collegato alle parole e alla melodia stessa e i termini usati sono estremamente espressivi, poetici e profondi in goni sfumatura.
