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| | Ciao a tutti.
Come ben sapete è salito alle cronache la morte del corridore che ha incrociato un orso in Trentino.
Se ne sentono di tutti i colori, dall'espertone che dice di avere sangue freddo e farsi vedere grandi dall'orso, a quello che chiede di chiudere i sentieri ai turisti.
Se avete avuto modo di passaggiare in Trentino, nei territori degli orsi avrete visto i cartelli di avvertimento e comportamento.
Io ho semplicemente fatto dietro front, non sono di lì, altri si avventurano.
Ora, è corretto colpevolizzare l'orso? Lo abbattiamo, ma qualcuno ha preso la targa del'orso? Quale andranno a cacciare?
In Piemonte la discussione verte invece sul lupo, non lo vogliamo, a quanto pare è dannoso, due lupi in croce, ma sono troppi.
Come ci dovremmo comportare? Come vi ponete di fronte alla questione?
AISHA* mi pare che tu sia animalista e figlia di cacciatore, quindi in prima linea, che ne pensi?
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| | Guarda, per me è un discorso davvero complesso perché non sono esperta in nulla. So solo che ho già fatto mille litigate con mio padre per il lupo. Lui lo odia in quanto gli fa concorrenza. Fanno terrorismo spaventando la gente quando in realtà il lupo, in genere, attacca solo se messo all'angolo e non può fuggire. Poi mettono alcune foto negli articoli che mi fanno salire l'omicidio. Giusto ieri ho visto un articolo con la foto di giganteschi lupi americani che sono tipo il doppio dei nostri spelacchiati italiani.  eccola:  lupo italiano  Per quanto riguarda l'orso, ovviamente mi spiace molto per il ragazzo. Si sarà spaventato, avrà cercato di scappare, ma non essendo Bolt non ci sarà riuscito. Sfido chiunque a non avere l'istinto di fuggire.  Però mi domando, in Alaska e in Canada vivono con gli orsi bianchi (i più aggressivi), i grizzly, gli orsi bruni, i lupi etc. Perché noi non riusciamo? | | | |
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| | Ciao Aisha, Ho avuto modo di "incontrare" una coppia di lupi in MTB, il maschio ancora ancora è un cagnone, ma la femmina è proprio piccola, mi hanno semplicemente ignorato, io bloccato come in un fermo immagine!  Nel nord America la mentalità è differente, è meno protezionista, vuoi andare in mezzo ai lupi e agli orsi, vai, cavoli tuoi, fatti una bella assicurazione perchè noi non ti curiamo. Sono ancora i pionieri di duecento anni fa. Oltre ad immagini di lupi americani, ho visto anche spacciare dei pastori cecoslovacchi per lupi. | | | |
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| | CITAZIONE (RDaneelOlivaw @ 12/4/2023, 10:17) ho visto anche spacciare dei pastori cecoslovacchi per lupi. Ah beh, questo è un continuo.  | | | |
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| | Sa tanto da pena di morte.
Non sono animalista tout-cour, capisco che la caccia nasce dalla necessità di fare le veci di altri in una catena alimentare che abbiamo alterato come esseri umani.
Ma bisogna considerare che a livello antropologico abbiamo invaso e alterato habitat e come coinquilini siamo invadenti, spreconi, inquinoni e possessivi.
Eliminare un animale perchè è scomodo è la soluzione più semplice, ma tra qualche anno ci domanderemo dove sono finiti gli orsi e capiremo cos'è accaduto con rammarico postumo.
Io sono dell'idea che, se non si fanno programmi a lungo termine (come se la poltica italiana li facesse!) e non ci fosse sempre questa maledettissima logica dell'emergenza, non si griderebbe ogni volta alla vittima annunciata.
E questo vale per tutto: per i migranti sui barconi, per le strade assassine (per le buche o per chi ci guida sopra), per le montagne che franano o per il dissesto idrologico, per la siccità che pare una novità di oggi, per la malasanità o gli impiegati che non lavorano... ah, non scordiamo l'energenza cinghiali.
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| | CITAZIONE (Atenaide2 @ 13/4/2023, 09:48) Sa tanto da pena di morte.
Non sono animalista tout-cour, capisco che la caccia nasce dalla necessità di fare le veci di altri in una catena alimentare che abbiamo alterato come esseri umani.
Ma bisogna considerare che a livello antropologico abbiamo invaso e alterato habitat e come coinquilini siamo invadenti, spreconi, inquinoni e possessivi.
Eliminare un animale perchè è scomodo è la soluzione più semplice, ma tra qualche anno ci domanderemo dove sono finiti gli orsi e capiremo cos'è accaduto con rammarico postumo.
Io sono dell'idea che, se non si fanno programmi a lungo termine (come se la poltica italiana li facesse!) e non ci fosse sempre questa maledettissima logica dell'emergenza, non si griderebbe ogni volta alla vittima annunciata.
E questo vale per tutto: per i migranti sui barconi, per le strade assassine (per le buche o per chi ci guida sopra), per le montagne che franano o per il dissesto idrologico, per la siccità che pare una novità di oggi, per la malasanità o gli impiegati che non lavorano... ah, non scordiamo l'energenza cinghiali. QUOTOINTOTO  | | | |
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| | CITAZIONE (RDaneelOlivaw @ 12/4/2023, 10:17) Nel nord America la mentalità è differente, è meno protezionista, vuoi andare in mezzo ai lupi e agli orsi, vai, cavoli tuoi, fatti una bella assicurazione perchè noi non ti curiamo. Guarda,in tutta onestà un po' lo condivido questo pensiero. Se il pericolo è segnalato e le norme comportamentali sono indicate, ci vai a rischio e pericolo tuo, non degli alti. (e si, principalmente ho questo pensiero anche per chi si avventura in montagna senza esperienza, senza guida, senza attrezzatura corretta, poi fa cagate e c'è poi chi rischia per andare a recuperare il pirla di turno) Tornando in topic, condivido in toto il pensiero di Atenaide. | | | |
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| | Condivido ogni parola di Atenaide.
Quello dice Ponga su chi va in montagna senza competenza è un argomento molto sentito da me. Uno pensa, in Sicilia? Sì perché l'Etna è un vulcano, non una montagna normale. Turisti in particale, ci vanno a far passeggiate, e poi si perdono o peggio finiscono in un canalone. Quando c'è la neve tu cammini, fuori dai sentieri, vedi un terreno uniforme ci passi sopra e finisci in una buca perché il terreno, frutto di eruzioni, non è uniforme. Oppure la gente sale sull'Etna in pantaloncini e maglietta, per fare una escursione, peccato che anche in estate appena scenda il sole ci sia un freddo importante, dato che a seconda di dove vai si è fra i 2000 e i 3000 metri. E poi li si deve andare a salvare, con i rischi correlati.
La questione orso è frutto di una non volontà di gestire, come avviene spessissimo in Italia. Leggevo che hanno affidato la gestione, negli anni, alla protezione civile e non a esperti scientifii. In pratica è vista come una emergenza da tamponare e non una situazione da gestire negli anni.
Magari son veramente troppi gli orsi per le dimensioni del territorio, non ne ho idea, ma non ha senso pensare di ucciderli, dovevi lavorare bene prima, e in caso, come hanno fatto in alte nazioni si spostano in zone meno abitate. Leggevo che alcuni dall'Austria li han portati in Serbia, se non ricordo male.
Le cose si gestiscono nella quotidianità, non sempre è solo come una "emergenza".
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| 7 replies since 12/4/2023, 07:47 75 views |
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