Il 19 aprile 2011 una donna scomparve a Colle San Marco, a venti chilometri da Ascoli Piceno. Si chiamava Melania Rea, era andata a fare una gita con il marito, Salvatore Parolisi, e la figlia Vittoria, di 18 mesi. L’uomo disse che la moglie si era allontanata per andare in bagno e poi non era più tornata. Due giorni dopo, il corpo della donna fu ritrovato a Ripe di Civitella, a venti chilometri dal luogo dove era scomparsa. Era stata assassinata con 35 coltellate. Sul suo corpo era stata incisa una svastica. Vennero scoperte molte bugie e omertà e ci furono fughe di notizie che rischiarono di compromettere l’inchiesta. Le indagini dopo alcune settimane si concentrarono sul marito che, secondo gli inquirenti, non aveva saputo gestire la propria vita, diviso tra la moglie e il rapporto con una ragazza, sua ex allieva, conosciuta in caserma. Gli inquirenti parlarono di una «strettoia emotiva». Parolisi fu arrestato a luglio, tre mesi dopo il delitto. Per gli inquirenti aveva ucciso la moglie e poi agito sulla scena del crimine per depistare le indagini.
Ascoltato qualche giorno fa. E' una storia piena di menzogne- Il marito mente su moltissime cose, ma anche la famiglia di lei, all'inizio, avvalla tali menzogne per non rovinare l'immagine idilliaca della coppia felice. Ricordo quando successe la vicenda che i media si concentrarono molto sulla vicenda del tradimento, come se anche l'amante di lui avesse giocato un ruolo in questa vicenda, e invece poi non venne mai coinvolta a livello giudiziario perché ritenute estranea ai fatti. Quello che è certo è che lui è stato "fortunato", un paio di anni dopo non avrebbe più potuto scegliere il rito abbreviato per l'incriminazione che gli venne data e ora non potrebbe, quindi, essere già con un piede quasi fuori dal carcere in modo stabile.
Ascoltato qualche giorno fa. E' una storia piena di menzogne- Il marito mente su moltissime cose, ma anche la famiglia di lei, all'inizio, avvalla tali menzogne per non rovinare l'immagine idilliaca della coppia felice. Ricordo quando successe la vicenda che i media si concentrarono molto sulla vicenda del tradimento, come se anche l'amante di lui avesse giocato un ruolo in questa vicenda, e invece poi non venne mai coinvolta a livello giudiziario perché ritenute estranea ai fatti. Quello che è certo è che lui è stato "fortunato", un paio di anni dopo non avrebbe più potuto scegliere il rito abbreviato per l'incriminazione che gli venne data e ora non potrebbe, quindi, essere già con un piede quasi fuori dal carcere in modo stabile.
Pensa che lavora nel call center dove lavora anche il fidanzato ergastolano della mia amica. Mi dicono che, dopo il suo intervento a Chi l'ha visto?, si sono incazzati parecchio in carcere. Ovviamente ci rimettono anche gli altri
Pensa che lavora nel call center dove lavora anche il fidanzato ergastolano della mia amica. Mi dicono che, dopo il suo intervento a Chi l'ha visto?, si sono incazzati parecchio in carcere. Ovviamente ci rimettono anche gli altri
Che ha detto? Non seguo abitualmente quel programma
Pensa che lavora nel call center dove lavora anche il fidanzato ergastolano della mia amica. Mi dicono che, dopo il suo intervento a Chi l'ha visto?, si sono incazzati parecchio in carcere. Ovviamente ci rimettono anche gli altri
Che ha detto? Non seguo abitualmente quel programma
Io lo seguo sempre, ma mercoledì non l'ho visto. Mi dà anche fastidio dare visibilità a 'sta gente
Il motivo per cui non guardo mai quando intervistano questo tipo di persone. Ci manca dargli anche spazio di dire la loro e di stravolgere la realtà, quando oltretutto la controparte non può dire la sua... dato che l'hanno ammazzata.
La cosa che mi sciocca è che l'avvocato di Parolisi è Nicodemo Gentile, presidente dell'associazione Penelope. Lo vedo spesso a Chi l'ha visto? e boh... non me lo vedo a difendere 'sto tizio.