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Atenaide - Proposte e scelte

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view post Posted on 7/12/2023, 10:30
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Finito pure il conformista di Moravia, un romanzo che mi ha colpita perchè, tramite la vicenda di un protagonista segnato dalla sorte e forse dalla sua stessa natura, parla del concetto di noramlità, che lui ricerca in epoca fascista. E questa normalità è disposto a pagarla col sangue.
Lo sguardo disincantato, malinconico, lontano e odiosamente distaccato con cui osserva il mondo, la moglie, gli altri, se stesso, impediscono di sentirci partecipi con la sua vita e ne fanno un "tipo", quasi un topo, prigioniero enl suo labirinto mentale e storico. E in questa sua ricerca di un'uscita (insanguinata), incontra altri tipi che sotto una patina di "rispettabile" normalità, hanno vizi, tendenze, una vita interna e dei vissuti che mal si accordano a tale normalità superficiale, a cominciare dall'apparente banale moglie.
è un mondo senza redenzione, quella di chi, strisciando per sopravvivere nella cloaca di uan vita normale, finalmente vede uno spiraglio. Bel romanzo, forte e potente, ma a tratti tanto, troppo, analizzatore. Fa paura una tale freddezza (quella che ho percepito io, almeno) dell'autore, verso il suo personaggio e verso gli uomini di un'epoca di camaleonti senz'anima(apparente).
 
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view post Posted on 5/1/2024, 10:08
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Aggiorno la lista con i finiti in grassetto (il resto sono finitissimi, comunque)
AISHA:
-L'alchimista di Coelho.
MAFFY
-Che tu sia per me il coltello di Grossman più che finito, scartato: mi sono impegnta a seguirlo, ma procedeva per una via troppo tortuosa e inutilmente logorooica (pur apprezzando io il potere della parola). Tra Grossman e me non c'è feeling.
-POMODORI VERDI FRITTI AL CAFFE’ DI WHISTLE STOP di Flagg
SARABLOOM
-Il conformista di Moravia: bello, interessante e intelligente. Tragico e potente.
RDANEELOLIVA
-L'ultima settimana di settembre di Licalzi
-la fine dell'eternità di Asimov, vale l'ascolto (l'ho "letto" audiolibro), per i tanti temi che usa e la potenza narrativa dell'autore.
MICIA95
-Anahita e l'enigma del tappeto, lasciamo stare, sono fuori taglia.
PAGI79
-la fabbrica delle bambole di Macneal, potenzialmente buonissimo, ha qualche piacevole pecca.
MARi
-Le ninfee nere di Bussi, un capolavoro dell'inganno: non è un giallo, non è un romance; l'intreccio è meraviglioso, lo sciogliemnto spettacolare. Bellissimo.
GAGIA
-Dieci piccoli indiani di Christie, sempre un capolavoro, ma preferisco omicidio sul Nilo.
-Il buio oltre la siepe di Harper Lee
-il nome della rosa di Eco
MANGIASTORIE
-Instinct di Patterson, rapidissimo ed intenso, merita davvero.
-Il treno dei bambini di Ardone, scartato per difficoltà mie a digerire una simile scrittura simil-dialettale.
 
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view post Posted on 18/1/2024, 10:34
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Ho terminato anche Follia di McGrth, stupendo, potente, che attiva vari livelli di lettura e permette solo dopo aver levato, tipo buccia di cipolla, ogni interpretazione di personaggi tutti in errore, il nocciolo passionale, nero, emotivamente disturbante, della vicenda. Mi sono innamorata di questo romanzo, della sua scrittura così densa e apparentemente lineare o chiarificatrice e di un personaggio, Stella, che, al contrario del suo nome, non brilla se non quando si esprime, non sotto i veli delel varie (errate o non ascoltate), interpretazioni della sua anima. Nessun uomo al più capire, di nessuna età, perchè lei è oltre, am in questo suo sfuggire c'è un fascino potentissimo: non è vittima, Stella, è di più, o forse di meno. Leggere per credere.
 
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view post Posted on 13/3/2024, 12:00
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Zelante Istrionica Etnea

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CITAZIONE (Atenaide2 @ 7/12/2023, 10:30) 
Finito pure il conformista di Moravia, un romanzo che mi ha colpita perchè, tramite la vicenda di un protagonista segnato dalla sorte e forse dalla sua stessa natura, parla del concetto di noramlità, che lui ricerca in epoca fascista. E questa normalità è disposto a pagarla col sangue.
Lo sguardo disincantato, malinconico, lontano e odiosamente distaccato con cui osserva il mondo, la moglie, gli altri, se stesso, impediscono di sentirci partecipi con la sua vita e ne fanno un "tipo", quasi un topo, prigioniero enl suo labirinto mentale e storico. E in questa sua ricerca di un'uscita (insanguinata), incontra altri tipi che sotto una patina di "rispettabile" normalità, hanno vizi, tendenze, una vita interna e dei vissuti che mal si accordano a tale normalità superficiale, a cominciare dall'apparente banale moglie.
è un mondo senza redenzione, quella di chi, strisciando per sopravvivere nella cloaca di uan vita normale, finalmente vede uno spiraglio. Bel romanzo, forte e potente, ma a tratti tanto, troppo, analizzatore. Fa paura una tale freddezza (quella che ho percepito io, almeno) dell'autore, verso il suo personaggio e verso gli uomini di un'epoca di camaleonti senz'anima(apparente).

Per molti anni l'ho considerato uno dei miei libri preferiti. Ricordo che fu una lettura che mi colpì, non di quelle che fai con leggerezza e poi passi avanti.
Viene considerato, dalla critica, in modo meno positivo rispetto al suo più noto "Gli Indifferenti", ma per me, che lessi prima questo de Gli indifferenti, lo trovo di maggior spessore, che fa riflettere molto di più.
Sarei tentata di rileggerlo dopo tutti questi anni per vederlo con gli occhi più adulti. Ma come alcune cose che ci sono stante piaciute ho quasi paura a farlo per il timore di rovinarmi il ricordo positivo.
 
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18 replies since 28/8/2023, 09:44   400 views
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