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La punizione del romanzo, Danila Passerini

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view post Posted on 3/3/2024, 22:31
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La-Punizione-Del-Romanzo-Di-Danila-Passerini-N1-17095014254350

Trama
CITAZIONE
Filippo ha sedici anni, un carattere ribelle, capelli lunghi e magliette sbiadite che non riesce a buttare via. La scuola è piena di luoghi comuni soprattutto da quando, dopo la Terza guerra mondiale, tutti si sono messi in testa che bisogna spendere la propria vita per gli altri, essere compassionevoli, buoni. E lui, il più bello della scuola, non ci sta. Ogni compagno è bersaglio di frecciatine non troppo velate e battute taglienti, un po' per colpire i deboli, un po' per non svelare la propria personalità e le proprie passioni amorose rivolte all'unica che non sembra subire il fascino del bello e cattivo. Ma la scuola è un luogo di formazione non solo didattica ma anche caratteriale e morale, la cui missione è accompagnare nella crescita i ragazzi perché diventino adulti acculturati sì, ma soprattutto critici, coscienziosi, consapevoli. E allora non rimane da fare che una cosa: punirlo. Quale castigo sarebbe più adatto per lui della punizione del romanzo? Filippo entrerà in un libro, vestendo i panni di un personaggio, e il suo scopo sarà quello di vivere la sua nuova vita senza cambiarne la trama, neppure di una virgola, pena il non ritorno.

Editore ‏ : ‎ L'Erudita (1 febbraio 2013)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 170 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8867700286
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8867700288
 
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view post Posted on 3/3/2024, 22:54
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Ho visto questo librosu un blog forse proprio 10 anni fa, quando è uscito. Incuriosita dal viaggio dentro un romanzo, l'ho buttato nella lista delle papabili letture e lì è rimasto. L'ho recentemente trovato su ebay a tipo 3 euro e mi sono detta che, magari, era l'occasione giusta.

Partiamo dalla valutazione: gli ho dato 3,5/5 perchè è una lettura godibilissima che ti impegna poco tempo però, per quanto originale l'idea, non mi sono sentita di dargli la quarta stellina piena.
A distanza di dieci anni, la sola trama mi sembrava un po' uno stereotipo: lui il bello e difficile della scuola, capelli lunghi da ribelle, genitori assenti e comportamenti da duro per attirare l'attenzione..innamorato dell'unica ragazza a scuola che non se lo fila e che prende in giro per nascondere che gli piace.
Insomma, una trama un po' troppo banale..ma non era quello che mi interessava, volevo arrivare al punto in cui il poveraccio viene mandato dentro un libro per scontare la punizione di non essere abbastanza empatico e solidale come la società impone che si debba essere dopo la terza guerra mondiale. Il libro, infatti, è ambientato in una ipotetica Bologna futura, ma nemmeno tanto (mi pare 2040), dove qualche oggetto di uso comune è fin troppo alla Ritorno al futuro, si vede l'ispirazione.
Filippo, quindi, viene mandato ne I promessi sposi perchè è un romanzo che non gli è piaciuto e in cui ha apprezzato solo don Rodrigo. Immagino che la scelta del titolo voglia strizzare l'occhio al fatto che, nella vita reale, ben pochi studenti a scuola lo abbiano apprezzato (l'autrice è un'insegnante).
Questa parte è stata molto carina, con Filippo che si ritrova nel 1600 con modi e abitudini del futuro e che, inevitabilmente visto il suo carattere, comincia a fare di testa sua rischiando di andare fuori trama e restare là.

Purtroppo tutto mi è sembrato sviluppato in modo molto veloce, il libro in sè è di pochissime pagine e di fatto l'esperienza nel romanzo è molto concentrata e finisce subito. I libri così corti mi danno più la sensazione di racconto e mi lasciando sempre un senso di incompiutezza, ma sarà una cosa mia.
Lo stile ha qualche scivolone, ci sono state volte in cui ho quasi pensato di tenere il conto del numero dei "Filippo" comparsi nella stessa pagina dove evidentemente non serviva ripeterlo all'inizio di ogni frase per descrivere cosa stava facendo.

Fermo restando che si tratta di un libro per ragazzi, resta una lettura molto molto carina. Infatti all'inizio ero un po' indecisa se metterlo su "acciobooks" o meno, ma ho deciso di tenerlo.
 
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