Se nel secondo libro mi aveva colpita il finale veloce, qui sono stata ancora più sorpresa dall’inizio. Sì, perché Danny si trova a Las Vegas (quindi altro cambio di ambientazione) e sono trascorsi 6 anni da tutto quello accaduto nel libro precedente.
Me lo sono trovato super ricco, proprietario di hotel con relativi casinò senza tante spiegazioni. Per fortuna nel corso della storia qualcosa si è saputo, ma sono davvero rimasta spiazzata da questo inizio.
Come sempre sono arrivati tanti personaggi nuovi e ovviamente non sono mancati nemmeno i ritorni di quelli vecchi
, di quei pochi rimasti ancora vivi.
Mi è molto dispiaciuto
per la morte di Ned e di Josh, quella di quest’ultimo era evitabilissima, volendo, se solo quei 2 testoni di Danny e del suo concorrente (di cui ora mi sfugge il nome) si fossero chiariti tra loro e soprattutto se le persone vicine a loro non avessero preso iniziative autonome sbagliate.
Mi è dispiaciuto anche
per i Chierichetti, come avevo previsto sono finiti molto molto male, peccato per Sean perché era abbastanza a posto, ma Kevin era davvero una scheggia impazzita.
Ho sopportato davvero poco Reggie Moneta
, soprattutto perché ha sempre agito senza sapere come sono andate davvero le cose, ma alla fine per fortuna ha avuto quello che si meritava, nel senso che non ha avuto successo nella sua missione, anche se comunque è riuscita a combinare disastri a causa della sua fissa per Danny Ryan.
Bello l’epilogo dove si scopre il futuro
di Ian e dove soprattutto si chiude un cerchio ritornando a Providence.
Arrivata ai ringraziamenti sono rimasta un po’ spiazzata da fatto che Winslow ha scritto che questo è stato il suo ultimo libro. Sono andata a cercare ulteriori info in internet e ho trovato una sua intervista fatta nella trasmissione di Gramellini in aprile, in cui diceva che si stava dedicando ai social per screditare Trump in qualsiasi modo per evitare che ritorni presidente. In un certo senso lo apprezzo, ma spero comunque che non smetta del tutto di scrivere e che si prenda solo una pausa. Mi mancherebbero troppo i suoi libri. Lo ringrazio comunque per questa bella trilogia che, anche se non si avvicina a quel capolavoro che è stata l’altra sua trilogia, è stata comunque piacevole da leggere.