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Questo secondo volume l’ho apprezzato più del primo, probabilmente grazie al fatto che sapevo già cosa aspettarmi. L’unica cosa che confermo dal primo volume è che continuo a non provare empatia con i personaggi della storia. Personaggi che tra l’altro non ricordavo. L’unica che appena è comparsa mi ha ricordato qualcosa è stata Malin, che anche qui è tra i protagonisti. Invece Annelie, che nel primo volume ha avuto un ruolo primario, qui è stata più defilata, anche se ovviamente ha partecipato alle indagini. Devo dire che ad un certo punto della storia
SPOILER (clicca per visualizzare) , da quando Malin fugge da casa degli Andersson e va a casa sua Il libro parte lento e con la lentezza inizia anche un po’ di noia da parte mia. Poi per fortuna si vivacizza un po’ da quando SPOILER (clicca per visualizzare) Malin va a vivere dagli Andersson. C’è anche stato una specie di colpo di scena quando SPOILER (clicca per visualizzare) si è saputo chi si celava dietro al nickname PeggySue, non me lo aspettavo e devo dire che grazie a questo anche il padre di Malin ha acquisito punti ai mei occhi. Riguardo la persona colpevole SPOILER (clicca per visualizzare) per me era impossibile arrivarci, non credo ci siano stati indizi da far pensare a quella persona, soprattutto perché non se ne è parlato molto in generale. La frase finale fa pensare bene per il futuro episodio. SPOILER (clicca per visualizzare) Se non altro si capisce che c’è ancora qualcosa da scoprire riguardo il passato. |